vai alla mappa

8 Ancora interazioni tra natura ed esseri umani

0:00 0:00
15’’ 15’’
Se non puoi ascoltare l'audio leggi di seguito il testo della tappa.

Abbiamo già affrontato nelle tappe precedenti, come gli esseri umani sappiano modificare il territorio e gli ecosistemi a proprio vantaggio. Nel nostro viaggio stiamo analizzando il caso emblematico di Mantova e dei suoi laghi. Le prime modificazioni del fiume Mincio risalgono all’Alto Medioevo e sono state finalizzate nei secoli successivi a rendere possibile e agevole l’utilizzo, in forme molteplici , di una risorsa fondamentale: l’acqua.

La difesa cittadina, la navigazione, la riserva di cibo, l’energia…
Alcuni di questi antichi usi si sono modernizzati e sono tutt’ora attivi, come la produzione di energia (che è passata da meccanica a idroelettrica), oppure la navigazione (sia civile che commerciale). Altri si sono evoluti, come la pesca, che è diventata sportiva e da allevamento, e altri ancora, come la difesa militare, hanno perso nel corso degli anni la loro efficacia o, semplicemente, non sono più necessari.

Con lo sviluppo della tecnologia sono però emersi anche nuovi importanti utilizzi dell’acqua. Uno dei principali è senza dubbio quello industriale. I moderni processi produttivi hanno bisogno di grandi quantità di acqua, tanto da richiedere che gli impianti siano costruiti sulle rive di laghi e fiumi dove il prelievo di acqua può essere continuo e abbondante. Le acque possono essere necessarie nel ciclo produttivo o, come accade spesso, essere usate per raffreddare i grandi impianti industriali e, una volta utilizzate, vengono restituite all’ambiente naturale.

È facilmente intuibile come le acque prelevate dall’ambiente naturale a fini industriali subiscono delle trasformazioni fisico chimiche durante il loro utilizzo. Non subito è stato chiaro quale potesse essere l’impatto ambientale di uno scarico industriale, potenzialmente ricco di inquinanti di ogni genere, e per anni, durante lo sviluppo industriale, gli impianti hanno prelevato e scaricato acqua senza particolari controlli.

Oggi, coscienti dei possibili impatti ambientali, esistono leggi che impongono limiti severi agli scarichi industriali e le acque che vengono reimmesse nell'ambiente naturale devono avere caratteristiche compatibili con la conservazione della biodiversità. Non è necessariamente vero, infatti, che le acque scaricate abbiano una qualità peggiore di quando sono state prelevate ma è pressoché certo che le sue caratteristiche chimiche e fisiche siano diverse da quelle dell’ambiente in cui viene reimmessa.

La cartiera, di cui vediamo, da questo ponte, l'opera di presa delle acque che utilizza, è un chiaro esempio di una nuova modalità di interazione tra esseri umani e natura.

———

Le acque che escono dalla cartiera sono termicamente arricchite, vale a dire che la loro temperatura è maggiore di quella dell’acqua del lago.

Per molti organismi, soprattutto nei mesi invernali, questo può essere un aspetto più che positivo, ma si tratta in ogni caso di un’anomalia termica che inevitabilmente porta con sé delle conseguenze.

Quello che si può osservare, soprattutto guardando verso il lago, è una peculiare vitalità delle piante acquatiche, favorite da questa immissione artificiale, in ogni stagione dell’anno.

Qui è presente una specie acquatica - ormai divenuta predominante - la porracchia a grandi fiori ; una specie del genere Ludwigia; è un' invasiva esotica, che potete riconoscere facilmente dal suo grande e caratteristico fiore giallo.
È una pianta che trae vantaggio dalla presenza di acque calde.

Il nucleo originario di porracchia si è insediato qui anni fa, probabilmente proprio in virtù delle calde acque di scarico della cartiera che le garantivano un ambiente ottimale per 12 mesi all’anno. Da qui, questa pianta, che si riproduce per frammentazione, è riuscita a espandersi in tutti i laghi, trasportata sia dalla corrente che, probabilmente, da animali e uccelli acquatici.

Complici anche l’innalzarsi delle temperature e i cambiamenti climatici, che le garantiscono una sopravvivenza non più solo in questo luogo, la porracchia ha invaso tutto il sistema acquatico di Mantova andando a contribuire fortemente a tutti quei processi ecologici e di formazione dei sedimenti di cui abbiamo parlato nelle tappe precedenti.



———

Dobbiamo, a questo punto, introdurre un nuovo spunto di riflessione.

L’acqua è una risorsa fondamentale, non solo per la sopravvivenza biologica della nostra specie, ma anche per lo sviluppo sociale ed economico della nostra società. Abbiamo bisogno dell’acqua per moltissimi usi, e abbiamo imparato a gestirla per massimizzarne la disponibilità.

Ma ad ogni utilizzo che ne facciamo, direttamente o indirettamente, determiniamo delle ripercussioni più o meno rilevanti, e più o meno prevedibili sugli ecosistemi che ci forniscono questa preziosa risorsa.

torna alla mappa